Ogni persona riceve, in media, 39 email al giorno. Quindi la domanda che devi porti è “Come rendere il nostro messaggio accattivante e attirare la giusta attenzione?”. Devi continuare a fare ogni sforzo possibile per coinvolgere i tuoi lettori (sia che ricevano le tue newsletter sul loro indirizzo email aziendale o personale) in modo da fidelizzarli invio dopo invio.
Uno dei modi migliori per raggiungere questo obiettivo è assicurarsi che prima aprano l’email per leggere i tuoi contenuti. Il campo “Oggetto email” è fondamentale per raggiungere i tuoi obiettivi di marketing. Ne ho parlato anche quando ho trattato i 10 step per creare una newsletter di successo.
Se l’oggetto è attraente e convincente, avrai molte più probabilità che i tuoi lettori aprano la newsletter e compiano un’azione. Al contrario, un oggetto email non ottimizzato potrebbe allontanarli.
Ho selezionato 10 consigli pratici per aiutarti a ottimizzare l’oggetto email delle tue newsletter così da:
- Catturare l’attenzione dei tuoi lettori
- Convincere della qualità del contenuto
- Sfruttare correttamente le Call to action
1) Non esitate ad anticipare il contenuto dell’email
Nell’oggetto, non essere troppo criptico e misterioso sul contenuto dell’email. L’utente dovrebbe essere in grado di capire in poche parole di cosa tratta l’email.
Questo a causa dell’elevato numero di sollecitazioni che riceve ogni giorno, altrimenti non c’è altra possibilità che la apra. È davvero fondamentale che lo capisca fin da subito. Inoltre, ti consiglio di inserire, ogni volta che ti è possibile, le informazioni più importanti all’inizio dell’oggetto (come la percentuale di una promozione, la data di un evento, ecc.).
2) Scrivi un oggetto il più breve possibile, ma che sia chiaro
Come regola generale, cerca di limitarti a 50 caratteri quando scrivi l’oggetto di una newsletter, in questo modo, sarai costretto ad scrivere solo l’essenziale, il che renderà i tuoi oggetti più efficaci. Al primo punto ti ho consigliato di essere chiaro, ma non scontato.
Se non lasci un minimo di mistero, l’utente potrebbe perdere interesse e non aprire l’email.
Ti consiglio di rimanere il più conciso possibile. Un oggetto troppo lungo, oltre a trasmettere poca chiarezza, può anche risultare noioso. Inoltre, i client di posta elettronica spesso limitano, in base alle proprie regole, il numero di caratteri che possono essere visualizzati.
Ti lascio una tabella con il numero di caratteri consentito dai principali client di posta:
Provider | Numero massimo di caratteri visualizzati nell’oggetto |
Yahoo e Gmail | 77 |
Outlook | 60 |
Libero | 50 |
LaPoste | 45 |
3) Personalizza l’oggetto
Chi non apprezza essere identificato come persona piuttosto che come semplice contatto anonimo incluso in una mailing list? Ti consiglio di utilizzare la personalizzazione esplicita.
Questa consiste nell’identificare il destinatario della newsletter con il suo nome nell’oggetto email. Si tratta di un modo semplice e piacevole per distinguerti dalla concorrenza poiché, anche se è un metodo ora ampiamente accessibile a molti, ancora poche aziende lo sfruttano per il loro digital marketing.
4) Mostra attraverso l’oggetto che arrivi al momento giusto
In realtà l’invio di un’email al momento giusto è sicuramente più realizzabile rispetto a qualche anno fa, grazie ai giusti strumenti di analisi. Non basta inviare newsletter specifiche (ad esempio notizie internazionali) riservate ai tuoi lettori premium, se non sfrutti il tempismo giusto.
Ad esempio avverti l’iscritto che il suo abbonamento scade tra 2 settimane e che sarebbe opportuno rinnovarlo prima che scada, per non rischiare la cancellazione dal tuo servizio e la perdita delle ultime notizie.
Se riesci a dimostrare che le tue email, grazie ad un oggetto pertinente, raggiungono l’abbonato al momento giusto, sarà più propenso ad aprire la newsletter.
5) Non esagerare con le maiuscole e la punteggiatura
Una cosa è certa: NESSUNO apre un’email con un oggetto scritto in maiuscolo o pieno di esclamazioni o punti interrogativi. È ovvio che queste pratiche (devo confessare sempre meno comuni ndr.) dovrebbero essere evitate il più possibile.
I client di posta elettronica li considerano quasi sempre spam e il tuo lavoro potrebbe essere pesantemente compromesso. La diretta conseguenza sarà un calo del tuo tasso di consegna.
6) Utilizza i verbi d’azione
L’obiettivo principale quando si invia una newsletter o un’email è, ovviamente, che venga aperta. Una tecnica infallibile è utilizzare un’invito all’azione (call to action – CTA) nell’oggetto dell’email.
Un oggetto ben costruito che inizia con un verbo d’azione darà all’utente l’incentivo giusto per aprire la newsletter e compiere una determinata azione. Studia con attenzione la parola che usi: l’utente non deve sentirsi oppresso, obbligato o attaccato dal tuo oggetto, altrimenti rischi che la sposti nella cartella spam!
7) Attenzione ai termini considerati “Spam” dai vari provider
Questa è una regola d’oro se vuoi garantire il successo delle tue campagne di email marketing. I termini “spammosi” non solo hanno un impatto negativo sulla tua deliverability ma, inoltre, ne impediscono l’apertura.
Ecco un elenco (non esaustivo) pubblicato da Sendinblue delle parole spam più comuni:
- Promozione
- Gratis
- Hot
- Casinò
- Urgente
- Denaro
- Economico
8) Poni domande aperte
Perché dovresti usare le domande nell’oggetto? Le domande sono un ottimo modo per focalizzare l’attenzione dei tuoi lettori e stuzzicare la loro curiosità.
Inoltre trasmette un senso di incompletezza che deve essere colmato. L’utilizzo di una domanda ispirerà i lettori ad aprire l’email in cerca di una risposta.
9) Includi una deadline
Tieni presente che ci saranno sempre distrazioni tra te e i tuoi lettori. La tattica della scadenza crea un senso di urgenza che può incoraggiare i lettori a dare la priorità alla tua newsletter.
Una strategia promozionale di successo, per un evento o un’offerta speciale, includerà probabilmente una serie di email. Puoi inviare un annuncio iniziale, comunicando alle persone una data imminente.
Con l’avvicinarsi della scadenza, ricorda agli utenti la promozione in un’email di follow-up del tipo “ultima possibilità”.
Non aver paura di ridurre i tempi di consegna fino a 24 ore. Le frasi “ora o mai più” sono spesso quelle di maggior successo.
10) Utilizza (con moderazione) emoticon e numeri
L’aggiunta strategica di una singola emoji all’interno di una riga dell’oggetto email può attirare l’attenzione, implicare un senso di amicizia e aiutare ad aumentare il tasso di apertura.
🔥 Emojipedia.org è un’ottima risorsa che ti offre una descrizione del significato dell’emoji, ti mostra le diverse variazioni di visualizzazione su più piattaforme e ti consente di copiare facilmente l’emoji da incollare nella riga dell’oggetto.
D’altro canto un uso eccessivo può far sembrare la tua posta spam. Ecco come ottenere il giusto equilibrio:
- Conosci i tuoi contenuti: anche se la tua email ha un tono più serio o i tuoi contatti si aspettano contenuti classici, puoi aggiungere una emoji senza problema. Ne esistono di tutte le tipologie, dal trendy e divertente al simbolo del copyright, al simbolo del marchio e a quello del marchio registrato. Non preoccuparti troppo dell’età del tuo pubblico. Un po’ di fantasia è il giusto benvenuto a persone di tutte le generazioni.
- Mantienile pertinenti: le emoji funzionano meglio quando sono correlate in qualche modo al contenuto dell’oggetto email. Le stagioni e le vacanze sono un modo particolarmente semplice per aggiungere un’emoji, ma ce ne sono oltre 2.000 riconosciute che coprono un’intera gamma di oggetti, emozioni e azioni con cui puoi scatenare la creatività.
- Trasmetti un’emozione: le emoticon sono un tipo di emoji che utilizza facce stilizzate per trasmettere emozioni e possono essere sfruttate per rendere chiaro il tono della tua email.
- Enfatizza un’idea: inserisci un’emoji correlata dopo una parola chiave nella riga dell’oggetto per ottenere un certo tipo di impatto. Aggiungerli prima della parola chiave può rendere difficoltosa la lettura della riga dell’oggetto poiché vengono letti in aggiunta alla keyword. Mettere l’emoji alla fine rende la riga dell’oggetto più agevole da leggere.
Attenzione: pensa alle emoji come a un tipo di carattere: se tu o i tuoi contatti non avete lo stesso font installato, al suo posto viene visualizzato un carattere di backup predefinito. Lo stesso vale per le emoji: se non sono supportate, non verranno visualizzate e di solito vengono sostituite con un quadrato generico □, un punto interrogativo ⍰ o X ⮽.
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