Esistono principalmente tre motivi per cui in molti temono che gli smartphone possano causare alcuni tipi di cancro o altri problemi di salute:
- I cellulari emettono onde radio, delle radiazioni non ionizzanti, tramite le antenne. I tessuti più vicini all’antenna possono assorbire questa energia.
- Il numero di persone che possiede e utilizza uno smartphone è aumentato rapidamente.
Già a dicembre 2014, secondo la Cellular Telecommunications and Internet Association, più di 327 milioni in America ha stipulato un contratto telefonico con un operatore telefonico mobile.
Il numero si è quasi triplicato rispetto ai 110 milioni di utenti registrati nel 2000. Secondo i dati dell’International Telecommunications Union, in tutto il mondo 5 miliardi di persone usano un cellulare.
- Nel tempo, il numero di chiamate quotidiane da un cellulare è aumentato in continuazione. Così come la durata di ogni telefonata e la quantità di tempo che le persone trascorrono a contatto con uno smartphone.
10 consigli per ridurre il rischio:
1) I bambini dovrebbero utilizzare i cellulari vicino l’orecchio solo in caso di emergenza. Il cranio di un bambino è più sottile rispetto a quello di un adulto e il suo cervello si sta ancora sviluppando.
In pratica le radiazioni da smartphone penetrano più in profondità nel cervello e possono causare danni maggiori. Inviare messaggi, invece, non crea alcun problema.
2) Mentre parli al cellulare, cerca di tenerlo il più lontano possibile dall’orecchio. L’ampiezza del campo elettromagnetico (le radiazioni) è copre una distanza notevole.
Quando è possibile, utilizza gli altoparlanti integrati o, meglio ancora, usa gli auricolari con cavo (non bluetooth)
3) Evita di utilizzare il telefono quando il segnale è debole o quando ti stai spostando ad alta velocità, ad esempio in auto o in treno.
Questo perchè il cellulare aumenterà in modo considerevole la potenza del segnale per collegarsi ad una nuova antenna.
4) Evita di portare il cellulare sempre in tasca. Non tenerlo vicino al tuo corpo durante la notte, come sotto il cuscino o su un comodino, in particolare se in prossimità di una donna incinta.
Ti consiglio di metterlo in modalità “aereo” per bloccare le emissioni elettromagnetiche. Ovviamente la soluzione migliore sarebbe spegnerlo.
5) Se devi necessariamente portare il cellulare con te in tasca o a stretto contatto, assicurati di posizionare lo schermo verso il corpo e la parte posteriore verso “l’esterno” in modo che i campi elettromagnetici trasmessi si allontanino il più possibile.
6) Cerca di parlare al telefono il meno possibile, in quanto gli effetti biologici sono direttamente correlati alla durata dell’esposizione.
Per conversazioni più lunghe sarebbe preferibile usare un telefono con cavo, non un cordless, perchè utilizza una tecnologia di emissione elettromagnetica simile a quella dei cellulari.
In ogni caso, se devi fare una chiamata da cellulare, ricordati sempre di usare gli auricolari con cavo.
7) Prima di poggiare lo smartphone all’orecchio, aspetta che l’interlocutore abbia effettivamente risposto.
Questa semplice regola limita la potenza del campo elettromagnetico emesso vicino all’orecchio e, quindi, la durata dell’esposizione.
8) Quando possibile, invia un messaggio invece di effettuare una chiamata, così da limitare al massimo la durata dell’esposizione vicino al corpo.
9) Cerca di non usare il cellulare in luoghi come i pullman, dove puoi essere esposto passivamente ad altri campi elettromagnetici.
10) Scegli un device con un livello ridotto di SAR (SAR = Tasso specifico di assorbiment). Per maggiori informazioni è sufficiente una ricerca in internet abbinando “SAR” al dispositivo di cui ti interessa il valore.
SAR: di che si tratta?
Tutti i dispositivi elettronici emettono radiazioni e negli anni è stato necessario introdurre l’indice SAR, acronimo di Tasso specifico di assorbimento, che indica il valore di energia elettromagnetica assorbita dal corpo umano quando viene esposto ad un campo elettromagnetico a radiofrequenze.
Questo indice non deve superare un certo valore per essere considerato non nocivo per la salute, valore standard che in Europa viene fissato dal Cenelec, mentre negli Stati Uniti è fissato dal FCC.
Di Giorgio Perillo